Le aziende del comparto alimentare italiano, sono impegnate giornalmente nei più importanti mercati nazionali ed internazionali.
Quale è lo strumento che permetterà alla tua azienda di affacciarsi a questi importanti mercati? La risposta è: adottare uno standard per la certificazione alimentare, riconosciuto a livello internazionale.
Le norme e gli standard per la certificazione alimentare aiutano le aziende del settore agroalimentare a adottare sistemi organizzativi e gestionali per la sicurezza, qualità e legalità degli alimenti. Certificare i propri processi, prodotti, a garanzia della sicurezza dei consumatori. E per la tutela dei prodotti stessi sui mercati.
Per le aziende che otterranno queste attestazioni, questo si tramuterà in maggiori opportunità sul mercato, poiché le aiuterà a distinguersi e presentarsi ai clienti in modo più autorevole. La consapevolezza e visibilità del marchio sarà quindi maggiore, la qualità del prodotto sarà garantita, così come la sicurezza dello stesso, tutela del cliente.
Proteggendolo inoltre da attività intenzionali, come la frode alimentare. I riconoscimenti in ambito alimentare, si basano in primis sul rispetto dei requisiti obbligatori in questo ambito. Rispetto al paese di produzione, ed ai paesi di commercializzazioni dei prodotti.
Certificazione alimentare: azienda o prodotto
La certificazione alimentare, può essere inerente all’azienda, come sistema organizzativo gestionale, o ad un prodotto. Aumentandone il valore delle caratteristiche.
Il processo di ottenimento di una certificazione alimentare, è un qualcosa di molto importante. Partendo dall’implementazione dei requisiti richiesti dalla norma o standard adottato.
Questo permetterà di valutare ogni fase cercandone l’efficienza ed il massimo rispetto dei requisiti richiesti. Adozione di sistemi per la valutazione dei pericoli biologici, fisici, chimici, radio conducibili, ed economici, con annesse attività di prevenzione ed abbattimento.
Formazione delle risorse umane, migliore gestione delle risorse tecniche, della tracciabilità, e della comunicazione, soprattutto nelle situazioni di emergenza.
Adozione di un sistema di gestione documentale, che permetterà la raccolta di dati ed evidenze, valutabili periodicamente secondo i principi del miglioramento contino. O PDCA.
Il certificato, sarà rilasciato a seguito di una valutazione positiva da parte di un organismo di certificazione terzo.
I vantaggi della certificazione alimentare
Come abbiamo già accennato, esistono certificazioni di sistema e standard di prodotto. Tutte uniscono i principi di rischio, qualità e legalità alimentare, alla gestione del miglioramento continuo aziendale.
La certificazione alimentare garantisce coerenza e affidabilità in tutti i processi, tenendo conto dell’innovazione degli stessi. Monitorare e analizzare la qualità degli alimenti, l’ambiente, la salute e la sicurezza per prevenire possibili criticità e fare la differenza sui mercati.
Ci sono innumerevoli vantaggi nella scelta di un’organizzazione che abbia raggiunto uno di questi risultati. Vediamone i più importanti vantaggi di cui potrebbe godere la tua realtà:
- Capacità di prevenire, monitorare ed abbattere i rischi alimentari che possono essere un pericolo per i consumatori;
- Tutelare gli alimenti prodotti da possibili attività di contaminazione intenzionale tramite politiche per la food defense;
- Adottare attività di prevenzione sulle frodi alimentari;
- Monitorare i processi aziendali, coinvolgere i dipendenti e aumentare la consapevolezza, prevenire gli errori, ridurre significativamente gli sprechi e garantire una maggiore crescita ed efficienza;
- L’adozione della certificazione alimentare consente alle organizzazioni di armonizzare tutti i requisiti che si applicano a livello internazionale. E dimostrare la capacità di gestire le emergenze alimentari;
- Velocizzare i processi di qualifica come fornitore della grande distribuzione e degli attori internazionali;
- Aumentare la credibilità del marchio, assicurando la fiducia del consumatore in quanto veicola il messaggio di sicurezza e qualità del prodotto, in quanto rispetta i processi previsti dagli standard. Ciò fornisce un vantaggio competitivo per il prodotto e l’azienda stessa, nonché l’opportunità di entrare nei mercati di tutto il mondo;
- Attirare investitori, proteggere gli investimenti ed aumentare il valore del marchio.
Tipologie di certificazioni alimentari
Ci sono diversi tipi di certificazioni alimentari, alcune che definiscono i requisiti organizzativi, altre standard di prodotto. Vediamo:
Certificazioni alimentari aziendali:
- Certificazione ISO 22000 la norma che definisce i requisiti di un sistema di gestione per la sicurezza alimentare;
- Certificazione ISO 22005 norma per i sistemi di gestione per la tracciabilità di filiera;
- Standard FSSC 22000 lo standard di certificazione privato olandese, nato dai grandi produttori che unisce i requisiti della norma ISO 22000, con quelli della norma tecnica sui prerequisiti ISO/TS ISO 22002;
- Standard BRC lo standard di certificazione privato per la sicurezza, qualità e legalità alimentare della GDO di natura anglosassone;
- Standard IFS lo standard di certificazione privato, per la sicurezza, qualità e legalità alimentare della GDO franco, belga, tedesco, italiano;
- Certificazione Ittica, standard trasversali che uniscono i principi di sicurezza alimentare, sul lavoro, sostenibilità ambientale e socio economica. Come la certificazione Friend Of The Sea, MSC, ASC e Global Gap Acquacolture;
- Settore primario, standard di certificazione agricola come il global gap e la certificazione GMP +.
Certificazioni di prodotto:
- Certificazioni qualità di prodotto, varie certificazioni come quella biologica, biodinamica, gluten free, vegan, antibiotic free, che definiscono una specificità dell’alimento;
- Marchi Collettivi, riconoscimenti sulla base di disciplinari riconosciuti per indicazione greografiche, o di produzione IGT, DOP, ecc;
- Certificazioni dettami religiosi, definiscono i requisiti dei dettami religiosi. Per esempio delle certificazioni Kosher ed Halal;
Il Global Food Safety Initiative, GFSI, iniziativa globale che si occupa di promuovere le attività a favore della sicurezza alimentare, armonizzando i vari standard a livello internazionale. Definisce come le più ‘importanti’ le certificazioni BRC, IFS, FSSC 22000 e Global GAP.
In Europa lo standard più richiesto dalla grande distribuzione e dagli attori commerciali è la certificazione IFS. Per approfondire i requisiti dello standard, adottabile a tutti i produttori di alimenti e mangimi, materiali a contatto alimentare, e per i servizi della logistica e delle attività di brokeraggio, ti segnaliamo questa utile guida che puoi trovare a questo indirizzo: https://www.sistemieconsulenze.it/certificazione-ifs/
Certificazione alimentare: considerazioni finali
La sicurezza alimentare, a tutela della salute dei consumatori, viene prima di tutto e uno dei vantaggi della certificazione è ridurre al minimo i rischi aziendali e mantenere un’alta reputazione sui mercati. Ma non solo. C’è anche la gestione della difesa alimentare, l’atto volontario di proteggere il cibo da possibili deterioramenti e contaminazioni degli alimenti.
O adottare processi per prevenire le frodi alimentari. Contro la frode alimentare. La vera piaga del mercato internazionale.
Un’azienda che migliora e certifica i propri standard può soddisfare i requisiti normativi a un costo inferiore tutelando la salute e la sicurezza dei consumatori, non solo, adottare anche attività per quanto riguarda la qualità delle materie prime, gli imballaggi e tutte le componenti coinvolte nella filiera.
Questo è uno degli obiettivi di varie certificazioni alimentari e, sebbene di natura diversa e coinvolgano una varietà di standard, l’idea alla base di ogni standard alimentare è proteggere la salute e la sicurezza dei consumatori.